10 GIUGNO 2021 – “Mendelssohn: il più classico dei musicisti romantici”


PROGRAMMA
“MENDELSSOHN: il più Classico dei Musicisti Romantici“
Direttore: ERIC LEDERHANDLER
Violino: KSENIA MILAS
Programma:
FELIX MENDELSSOHN
CONCERTO in Mi Minore Op. 64 per Violino e Orchestra
1) Allegro molto appassionato
2) Andante
3) Allegretto non troppo. Allegro molto vivace
FELIX MENDELSSOHN
SINFONIA N. 1 in Do Minore Op. 11
1) Allegro molto
2) Andante
3) Minuetto (Allegro molto)
4) Allegro con fuoco
NOTE ILLUSTRATIVE
Il Concerto in Mi minore Op. 64 per violino e orchestra di Felix Mendelssohn Bartholdy fu dedicato al caro amico Ferdinand David (1810-1873), violinista e compositore tedesco, il quale fornì preziosi consigli sulla stesura della parte solistica e probabilmente scrisse buona parte della cadenza del primo movimento. Il lavoro impegnò Mendelssohn per alcuni anni (dal 1838 al 1844) e fu ultimato nel settembre del 1844 a Bad Soden, località termale nei pressi di Francoforte sul Meno dove Mendelssohn si recò durante un periodo di convalescenza. Su richiesta di Mendelssohn il Concerto fu interpretato proprio da David al Gewandhaus di Lipsia nel 1846. Il compositore, in cattivo stato di salute, non poté essere presente, pertanto la direzione fu affidata al danese Niels Gade. Il giovane virtuoso Josef Joachim eseguì il Concerto il 3 ottobre 1847. Questa volta Mendelssohn poté ascoltare l’esecuzione. “Le qualità formali della scrittura mendelssoniana (incisività di disegno, oculata sobrietà cromatica, dispiegamento melodico, pervaso da malinconia quasi mormorante in penombra, in alleanza con un consumato magistero architettonico, ove le parti si innestano e si coordinano in un equilibrio perfetto) regnano sovrane nel concerto, che giustamente è uno dei più amati dal pubblico e costituisce l’ambita prova di ogni celebre virtuoso” (V. De Rito).
La prima Sinfonia di Mendelssohn fu composta quando egli aveva circa quindici anni. È la prima sinfonia per un’orchestra completa, ma prosegue una serie di dodici sinfonie per archi che Mendelssohn compose come studente, sotto la guida di Carl Friedrich Zelter (1758-1832). In questi “esercizi” di composizione Mendelssohn, dotato di un immenso e precoce talento, affinò la tecnica e la padronanza dei mezzi espressivi, perciò non deve stupire che il suo esordio nell’impegnativo genere sinfonico sia di altissimo livello. Pur essendo meno popolare della Sinfonia “Scozzese” o dell’”Italiana”, la Sinfonia n. 1 presenta già i tratti principali dello stile dell’autore, gli stessi prima menzionati a proposito del Concerto per violino e orchestra. Secondo Sergio Sablich il modello di riferimento principale è Haydn: “All’interno di una forma altamente artigianale, ispirata al classicismo strumentale viennese, si individuano però già diversi tratti personali”. Dopo un’esecuzione in forma privata, la Sinfonia n. 1 venne presentata al pubblico nel 1827 ai Gewandhaus di Lipsia, accolta con grande entusiasmo, così come avvenne all’Argyll Rooms di Londra, sede, fino al 1830, della “Società filarmonica di Londra”.
A cura di
Riccardo Crespi
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