2 DICEMBRE – “Schubert e il drammatismo Beethoveniano”

Direttore: CLAUDE VILLARET
Pianoforte: SANDRA LANDINI E FRANCESCA AMATO

Giovedì 2 Dicembre 2021 – ore 17.00 / ore 21.00
Teatro Centrale di Sanremo

Pianoforte (Duo):
SANDRA LANDINI
FRANCESCA AMATO
Direttore: CLAUDE VILLARET

Programma:

JOHN CARMICHAEL
Concierto folklorico
per pianoforte a 4 mani e orchestra

FRANZ SCHUBERT
Sinfonia n 4 in do min D 417 “La Tragica”

NOTE ILLUSTRATIVE

John Carmichael è un pianista e compositore australiano nato nel 1930 e conosciuto anche per le sue ricerche nel campo della musicoterapia. Il suo Concierto folklorico per pianoforte a quattro mani e orchestra è una delle sue opere più note. Dal 1958 al 1963 Carmichael visse in Spagna e fu direttore musicale della compagnia di danza spagnola “Eduardo Y Navarra”. Il Concierto fu scritto nel 1965 e risente dell’influsso della musica spagnola. Il modello è “Noches en los jardines de España”, di Manuel de Falla. I tre movimenti sono intitolati rispettivamente: “La siesta interrumpida”, “La Noche”, “Fiestas”.

Le prime cinque Sinfonie di Franz Schubert furono scritte tra il 1813 e il 1816 e destinate quasi sicuramente all’orchestra degli studenti dello Stadtkonvitt di Vienna (il collegio dove lo stesso Schubert studiò), o all’orchestra formata dai familiari ed amici del compositore. In comune hanno la freschezza e la spontaneità delle idee musicali, tuttavia la “quarta” si distingue dalle altre per il carattere drammatico e inquieto dei movimenti dispari. Scritta nel 1816, guarda al modello beethoveniano soprattutto nel primo e ultimo movimento. È stata soprannominata “la Tragica” da Schubert stesso. Il titolo rende esplicito il riferimento a Beethoven, inoltre la tonalità, do minore, sembra un omaggio alla tonalità tragica per eccellenza per Beethoven. Nel primo movimento si notano affinità con l’ouverture del Coriolano e con il Quartetto op. 18 n.4 per archi. Anche l’introduzione lenta è ricalcata sull’esempio delle sinfonie di Beethoven e tutto il primo movimento è pervaso da una forte tensione che solo in parte si risolve nella conclusione. Decisamente più personale il secondo movimento, Andante, con il suo tema innocente ed affettuoso, che appare quasi come una trascrizione orchestrale degli splendidi Improvvisi per pianoforte. Anche la struttura tripartita, con una sezione centrale contrastante, richiama l’Improvviso. Il Minuetto si discosta dal modello beethoveniano: non uno Scherzo energico, ma una pagina assai inquieta, nella quale si inserisce il sereno Trio. L’Allegro conclusivo presenta un primo tema di carattere beethoveniano e anche il lungo sviluppo rivela l’ammirazione del giovane Schubert per il maestro di Bonn. La Sinfonia n. 4 fu eseguita in pubblico solo dopo la morte del sua autore, a Lipsia nel 1849.

A cura di
Riccardo Crespi