22/23 LUGLIO 2021 – “Omaggio a Piazzolla”


PROGRAMMA
Direttore: GIANCARLO DE LORENZO
Bandoneon: CESARE CHIACCHIARETTA
Aconcagua Concerto per Bandoneon e Orchestra
CESARE CHIACCHIARETTA
Fantasia para un hombre de Tango per Bandoneon e Orchestra
( Prima esecuzione assoluta, dedicata ad Astor Piazzolla )
ASTOR PIAZZOLLA
Adios Nonino
Oblivion
Escualo
NOTE ILLUSTRATIVE
Quest’anno ricorre il centenario dalla nascita di Astor Piazzolla, il grande musicista argentino che “inventò” il “nuovo tango”, aprendolo agli influssi della musica colta europea e del jazz. Strumento base del tango argentino è il bandoneon, che però è stato inventato da un tedesco, Heinrich Band (1821-1860). Piazzolla ne ricevette uno di seconda mano in regalo dal padre, quando aveva otto/nove anni. Astor sperava di ricevere dei pattini e non era particolarmente attratto dal tango, al contrario del padre. Tuttavia iniziò a suonarlo, prima da autodidatta, poi con vari insegnanti. Negli anni trenta e quaranta suonò il bandoneon in diverse formazioni. Successivamente affiancò l’attività di concertista all’approfondimento della musica colta europea. A questo strumento dedicò un Concerto che fu intitolato “Aconcagua” perché rappresentava il vertice della produzione artistica di Piazzolla, così come l’Aconcagua è la vetta più alta del Sud America. Fu Aldo Pagani (1932-2019), musicista e discografico italiano, a creare l’accostamento e a dare il titolo al Concerto. La composizione risale al 1979, pochi anni dopo che Piazzolla aveva iniziato a collaborare stabilmente con Pagani. È un brano emblematico dell’estetica di Piazzolla e della sua visione innovativa della tradizione del tango: formalmente è strutturato come un concerto classico, in tre movimenti, con l’alternanza consueta veloce – lento – veloce. Tuttavia è basato sul tango e, segnatamente, sul tango milonga (dal ritmo più marcato): alternanza di sezioni in modo maggiore e minore, linee melodiche espressive del solista, giustapposizione di episodi energici e brillanti, drammatici e patetici. Il solista emerge su un’orchestrazione coloristica, ma mai preponderante.
Secondo brano in programma è una prima assoluta: una Fantasia par un hombre de tango scritta da Cesare Chiacchiaretta, che è anche il solista della serata ed è un profondo conoscitore ed estimatore della musica di Piazzolla.
Il concerto prosegue con tre celebri tanghi di Piazzolla. “Adios Nonino”, dedicato al padre Vicente (a sua volta figlio di un pescatore pugliese emigrato in Argentina). “Oblivion” è un brano struggente del 1984 e fu composto per il film “Enrico IV” di Marco Bellocchio. Infine “Escualo” è un tango dal carattere più aggressivo. Lo descrive così, in un’intervista del 2011, Ferdinando Suarez Paz (1941-2020), violinista e fraterno amico di Piazzolla: “C’è un pezzo molto celebre e a me molto caro, visto che lo scrisse per me. Si chiama Escualo e oltre a una scrittura impervia per il solista, con dissonanze molto ardite, ha un ritmo indistinto e strano, tra la milonga e il candombe (senza essere nessuno dei due), elaborato, però, anche secondo procedimenti tipici della struttura di Bah”.
A cura di
Riccardo Crespi
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