8 LUGLIO 2021 – “Omaggio a Frank Sinatra”

Direttore: GIANCARLO DE LORENZO
Vocalist: GIUSEPPE DELRE

PROGRAMMA 

Direttore: GIANCARLO DE LORENZO
Vocalist: GIUSEPPE DELRE

1) GLENN MILLER
MOON LOVE

2) SAMMY CAHN
COME FLY WITH ME

3) BART HOWARD
FLY ME TO THE MOON

4) RONALD MILLER
FOR ONCE IN MY LIFE

5) JIMMY VAN HEUSEN
ALL THE WAY

6) COLE PORTER
I’VE GOT YOU UNDER MY SKIN

7) IRVING BERLIN
LET’S FACE THE MUSIC AND DANCE

8) HENRY MANCINI
MOON RIVER

9) PAUL ANKA
MY WAY

10) JOHN KANDER
NEW YORK NEW YORK

11) BERT KAEMPFERT
STRANGERS IN THE NIGHT

12) COLE PORTER
NIGHT AND DAY

13) DEAN KAY
THAT’S LIFE

14) RICHARD RODGERS
THE LADY IS A TRAMP

NOTE ILLUSTRATIVE

Secondo James Kaplan, autore di una monografia su di lui, Frank Sinatra ha dato “al mondo il meglio di sé nella musica” e di per sé l’affermazione può apparire ovvia. Ma ne consegue che proprio la sua musica, le sue canzoni straordinariamente interpretate, rappresentano l’autobiografia più rivelatrice di un artista che ha determinato il successo di circa 220 canzoni, ha realizzato 166 album, ha venduto più o meno 150 milioni di dischi in sessant’anni di splendida carriera, senza considerare le performance come attore (un Oscar nel 1954 come miglior attore non protagonista) e discografico.

Nel ricco programma odierno non manca nessuno dei maggiori successi di “The voice”, alcuni dei quali sono legati ad aneddoti rivelatori della sua straordinaria personalità.
Nella maggior parte dei casi Frank Sinatra interpretò canzoni originariamente pensate per altri artisti: per film (“Moon river”, “Let’s face the music and dance”, “Srangers in the night”) o commedie musicali (“New York, New York”, “I’ve got you under my skin”, “Night and day”, “The Lady is a tramp”). Oggi si usa il termine “cover” per indicare una reinterpretazione di una canzone, con un nuovo arrangiamento e, a volte, un testo parzialmente o totalmente modificato. Spesso passarono alcuni anni prima che una canzone quasi dimenticata diventasse uno strepitoso successo con Frank Sinatra. Emblematico è il caso di “My way”, brano indissolubilmente legato alla vicenda umana e professionale di Frank Sinatra. In origine, il tema musicale, di Claude François (1939- 1978), si intitolava “Comme d’habitude” e, Jacques Revaux lo presentò con il titolo “For me”. Fu però Pual Anka, nel 1968, a rimaneggiarlo in modo del tutto nuovo e a presentarne una versione in inglese con il titolo “My way”, un testo e un carattere del tutto diverso. Fu la figlia Nancy a convincere uno scettico Sinatra a cantarlo e a trasformarlo in uno dei suoi brani più rappresentativi.

Anche “Fly me to the moon” attese alcuni anni prima di essere “riscoperta”: scritta nel 1954 fu interpretata da Kaye Ballard, Portia Nelson, John Mathis, persino Nat King Cole (1961) e solo nel 1964 fu registrata da Frank Sinatra con un arrangiamento nuovo di Quincy Jones. Compositori e arrangiatori sono ovviamente ruoli fondamentali, anche se a volte un po’ sottovalutati. Un altro aneddoto può spiegare le relazioni tra la “star” e i professionisti che collaborano. Nel presentare in un concerto la canzone “For once in my life”, Sinatra disse: “Ecco una meravigliosa canzone scritta da Orlando Murder e Roland Miller. Chiunque diavolo siano”. Eppure Roland (Ron) Miller (1932- 2007) era un autore piuttosto famoso negli anni sessanta e settanta in America. In qualche caso Frank Sinatra ha determinato una svolta nella vita professionale di artisti che all’epoca dovevano ancora affermarsi. È il caso di Dean Kay, che a ventidue anni scrisse “That’s life”(1962). Si pensava di farla cantare a Ray Charles, ma Frank Sinatra la ascoltò mentre era in macchina, chiamò la figlia Nancy e le chiese di contattare l’editore per registrare. Il 18 ottobre 1966 Frank Sinatra, accompagnato dalla (terza) moglie Mia Farrow, si recò al Western Recorder di Sunset Blvd a Hollywood per registrare il disco. Dean Kay era presente ed emozionatissimo. Nonostante qualche momento di tensione con il produttore Jimmy Bowen, che chiese a Sinatra di fare una seconda registrazione, il tutto si concluse in venti minuti: Sinatra e la moglie proseguirono per un ricevimento e la vita professionale di Dean Kay cambiò per sempre.

Ascoltando i successi di Frank Sinatra si ripercorre una stagione formidabile della musica americana. Come disse Renzo Arbore in un’intervista per la Rai “Frank Sinatra è stato l’interprete migliore, in tutti i sensi, delle più belle canzoni americane, che sono quelle nate negli anno trenta e quaranta, … un periodo magico della canzone americana”.

A cura di
Riccardo Crespi