Concerto in corso: 9 Marzo 2023 – Il frutto di un’ossessione e la nuova scuola sinfonica del Novecento
Giovedì 9 Marzo 2023 – ore 17.00
Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo
Programma del Concerto:
Gian Paolo Luppi
Nel laboratorio di restauro di mio padre
PRIMA ASSOLUTA
Johannes Brahms
Concerto n. 1 in re minore
per pianoforte e orchestra, op. 15
Aleksandr Glazunov
Serenata n. 1 in la maggiore
Leoš Janáček
Suite op. 3, o Serenáda
per grande orchestra
Pianoforte: Lionel Morales
Direttore: Vahann Mardirossian
NOTE ILLUSTRATIVE
“L’op. 15 è il frutto di un’ossessione (scrivere una Sinfonia …) e di una ricerca accompagnata da uno strenuo spirito di autocritica” (Sergio Sablich). La genesi del Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 15 di Johannes Brahms, in effetti, è piuttosto complessa. La prima idea risale alla primavera del 1854: il compositore è scosso dalla notizia del tentato suicidio di Robert Schumann (27 febbraio 1854), suo grande estimatore. Pensa quindi di scrivere una sonata per due pianoforti di carattere monumentale per dimostrare di essere all’altezza dei lusinghieri giudizi del collega. Si esercita al pianoforte con Clara Schumann, la moglie di Robert, ma non è del tutto soddisfatto. Sente che i due pianoforti non sono sufficienti sul piano sonoro. Pensa quindi di trasferire il materiale musicale in una Sinfonia, ma anche in questo caso non arriva alla conclusione (la sua prima Sinfonia verrà ultimata nel 1876). Nella primavera del 1855 finalmente Brahms trova la soluzione: un Concerto per pianoforte e orchestra. Ma si tratta di un concerto “sui generis”, una sorta di “concerto sinfonico”, in cui Brahms non rinuncia mai alla sua caratteristica scrittura orchestrale densa e complessa. Ma questa soluzione, per gli ascoltatori del tempo, era considerata penalizzante per il solista che fatica ad emergere, come invece voleva la tradizione. Nel 1859 Brahms suonò il Concerto ad Hannover, sotto la direzione di Joseph Joachim (1831-1907), ma, per stessa ammissione del compositore, fu un insuccesso. A Lipsia l’accoglienza fu anche peggiore, un po’ meglio andò invece ad Amburgo, il 24 marzo del 1859. Opposto, invece, il giudizio di Clara Schumann che esaltò fin da subito la ricchezza di sentimento del Concerto. Il pubblico dell’epoca essenzialmente non apprezzava alcuni aspetti innovativi della scrittura pianistica e, più in generale, il ruolo del solista, che non appariva sufficientemente valorizzato. A partire dagli anni ottanta del XIX secolo, però, il Concerto divenne uno dei più ammirati dal pubblico, per la sua potenza espressiva, la bellezza dei temi, l’appassionato romanticismo che pervade ogni singola pagina.
Aleksandr Glazunov è uno dei più importanti compositori russi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Allievo di Rimskij-Korsakov al Conservatorio di San Pietroburgo, fu un talento assai precoce. A sedici anni scrisse una Sinfonia in Mi maggiore, detta “Slava” e a diciotto la prima delle due Serenate, in La maggiore. Dedicata al compositore e pianista russo Nicolas Stcherbecheff (1853-1922), rivela la sapienza nel trattamento dei colori orchestrali (in particolare il corno inglese) e l’interesse per le inflessioni orientali della musica.
Esponente di spicco della scuola nazionale cèca, Leoš Janáček mosse i primi passi nel solco della tradizione romantica e di Antonin Dvorak. Janáček studierà la musica popolare della Moravia e spesso le melodie della sua terra saranno linfa per le sue composizioni, anche se lo spunto “popolare” viene elaborato sapientemente, trasfigurato in forme, colori orchestrali assai originali. In alcune composizioni l’organico orchestrale è particolarmente ricco e variamente valorizzato: è il caso della Suite (o Serenata) per grande orchestra. Janáček utilizza musiche di altre sue opere (come “The beginning of a Novel”, del 1891, alcune delle “Danze lachiane”, del 1889/1890) realizzando una pagina di grande impatto sonoro.
Riccardo Crespi
BIOGRAFIA SOLISTA: LIONEL MORALES
Professore alla Sommerakademie di Salisburgo e all’Università Alfonso X el Sabio di Madrid. Artista esclusivo del pianoforte del fiume Yangtze (Cina), direttore artistico e fondatore del Concorso Piani- stico Internazionale Maria Herrero (Granada), del Concorso Pianistico Internazionale La Rioja (La Rioja) e del Concorso Pianistico Internazionale del Compositore Spagnolo (Madrid). Nato a Cuba, è cittadino spagnolo e vive in Spagna dal 1991. Si è laureato all’Università dell’Avana sotto la guida di Frank Fernandez, allievo di Victor Merzhanov, che a sua volta era discepolo di Feinberg, quindi segue la scuola tradizionale russa . Ha fatto un post-laurea con Dmitry Voskresensky e Jacov Latai- ner. È invitato a far parte della giuria di importanti concorsi pianistici internazionali come Shenzen Piano and Orchestra International Piano Competition, Cleveland Competition, Pozzoli, Scriabin (Grosseto), Lyon, Valsecia, Cesar Franck, Pancho Vladigerov, Ferrol… Morales tiene Master Class in tutto il mondo in luoghi come il Mozarteum di Salisburgo, Corea, Italia, Messico, Francia, Belgio, Cina…
Molti dei suoi studenti sono stati vincitori di premi in più di 40 Concorsi Pianistici Internazionali. Nelle sue due numerose tournée negli Stati Uniti con la National Symphony Orchestra of Spain e la Mexico State Symphony Orchestra con la Columbia Artists, ha avuto l’opportunità di suonare nelle più importanti sale del Nord America, tra cui Carnegie Hall, Kennedy Center, Lincoln Center, avendo grande successo di critica e di pubblico.
BIOGRAFIA COMPOSITORE: GIAN PAOLO LUPPI
Nato a San Giovanni in Persiceto nel 1959, è diplomato presso il Conservatorio di Bologna in Pianoforte, Musica Corale e Direzione di Coro, Strumentazione per Banda, Composizione e Direzione d’Orchestra. Per la Composizione ha studiato con: B. M. Furgeri, B. Bettinelli ed A. Solbiati, e si è perfezionato con F. Donatoni.
Ha ricevuto premi in importanti competizioni Nazionali ed Internazionali, quali: Concorso “Città di Belveglio”, Concorso “G. Contilli” di Messina, “Biennale 87” di Barcellona, Concorso Internazionale “Viotti – Valsesia”, Concorso Internazionale “G. Briccialdi” di Terni, Concorso “E. Porrino” di Cagliari, Premio “V. Bucchi” di Roma , Concorso “E. Toldrà” di Barcellona, Concorso “F. Civil” di Girona , Concorso Internazionale di Musica Sacra di Friburgo (CH), Concorso “A.GI.MUS. – Varenna”, “Concorso Internazionale di Musica Sacra” di Lugano, Concorso Internazionale “Ivan Spassov” – Plovdiv.
E’ Accademico presso l’Accademia Filarmonica di Bologna, dove è stato Vice-presidente dal 1991 al 1993.
Sue composizioni sono state trasmesse dalla Radio Italiana, Vaticana, Spagnola, Rumena, Belga e Svedese ed eseguite in importanti festivals in Italia, Francia, Spagna, Germania, Grecia, Romania, Svezia, Belgio, Libia, Australia.
Sue musiche sono incise per Edipan, Quadrivium, Crescendo, Pentaphon, MobyDick, Latlantide/EMI, Comune di Cesenatico , Radio – Tv Belgio, Adatto.
È docente di Composizione presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna.
Dal 2002 è stato invitato presso istituzioni musicali Europee come Guest Professor: Conservatoire Royal di Bruxelles, Politecnico di Helsinki, Royal College di Copenhagen, University of Stockolm, Hogeschool di Bruxelles, di Anversa e di Ghent.
Ha pubblicato diverse opere per Peters, Edipan, Ut Orpheus, Carish.
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